L’Essenziale è invisibile agli occhi, Omar Hassan il pugile pittore in Kayrós

Questa settimana i ragazzi di Kayrós hanno avuto una graditissima visita: Omar Hassan il pugile pittore.
Ventinovenne madre italiana, padre egiziano; un metro e novanta per ottantuno chili di peso solo guardandolo si capisce che è stato uno sportivo.

Foto: Lorenzo Palmieri e Olga Miljko per Wired.it

Ha vissuto per molto tempo a Lambrate periferia est di Milano ed ora si divide tra Londra, Miami e Pioltello dove ha il suo spazio di lavoro; la sua casa è un luogo pieno di schizzi di colore, bombolette, tele e tutto ciò che riconduce alla sua nuova attività, si perché Omar è stato prima pugile anche se dal ring è dovuto scendere a forza a 19 anni per un “diretto in viso” che gli è arrivato mettendolo quasi a ko dopo la scoperta di avere il diabete; oggi è un pittore e scultore.

Omar è sale alla ribalta come artista eclettico, le sue particolari performance lo portano ad essere riconosciuto come artista internazionale, nelle sue esibizioni riesce ad unire quelle che da sempre sono le sue passioni più grandi, la boxe e la pittura, intinge i suoi guantoni nel colore e boxa con la tela.

Le sue performance durano circa tre minuti ed è sbalorditivo guardarlo creare, un sonoro e ritmico tum tum tum il suo jeb cross crea meraviglie a colori.

Una “nuova” vita per lui che cresce nel parchetto di Lambrate, inizia con la boxe; viene fermato dal diabete ed questo punto sceglie di tirare fuori nuove opportunità usando comunque le sue passioni; perché la vita è un processo di creazione, non si scopre chi siamo … ci si crea ed è importante stabilire chi si vuole essere.

Tutto parte dall’Accademia di Brera dove inizia la gavetta nelle gallerie d’arte; la domanda che sorge spontanea è: “come si stabilisce quando la tela è finita, quando il round termina ?” beh Omar si rifà alla frase di un suo “collega” Pollock che risponderebbe alla domanda con una domanda: “come fai a sapere quando hai finito di far l’amore”.

Tutte le opere di Omar sono autobiografiche, ci parlano di lui, della sua vita, della sua multiculturalità, dell’amore per la boxe, per l’arte e ci raccontano anche del diabete; un insieme casuale di colori, forme, movimenti e spazi vuoti che rappresentano la vita, la sua vita ed il tempo che scorre inesorabile.

La sua ultima creazione è intitolata “L’Essenziale è Invisibile agli Occhi” dalla celebre frase dell’autore Antoine de Saint-Exupéry ed a pensarci bene è proprio cosi mentre con gli occhi vediamo l’apparenza, l’essenziale che non si puó vedere è riconoscibile solo dal cuore.

Una bella persona Omar che ha regalato la sua esperienza di vita ai ragazzi di Kayrós, non si è solo raccontato ma ha ascoltato ed anche dato consigli e noi non possiamo far altro che ringraziarlo per averci dedicato un po’ del suo tempo.

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