“Da solo non basto”

Da solo non basto

Una mostra che parla di Kayròs e dintorni.

Ora disponibile in formato itinerante per scuole, parrocchie e comunità.

“Da solo non basto”: è il titolo di una mostra multimediale presentata al Meeting per l’amicizia tra i popoli a Rimini lo scorso mese di agosto. Ha riscosso grande successo di pubblico e ora, a grande richiesta, viene riproposta in formato itinerante, e messa a disposizione di scuole, università, parrocchie, comunità (www.meetingmostre.com).

Una mostra più che mai attuale: viviamo un’epoca segnata dalla fragilità che si manifesta in maniera particolare nelle giovani generazioni, troppo spesso orfane di una proposta educativa da parte del mondo degli adulti che eserciti un fascino e un’attrattiva capaci di interessare la loro persona. L’età giovanile è caratterizzata da grandi desideri, dalla tensione a realizzarli e insieme dalla scoperta che è solo dentro una relazione che è possibile farlo. E’ proprio evidente che “da solo non basto”.

La mostra propone una immersione nell’universo giovanile facendosi eco di domande, attese, ferite, desideri che lo animano. Il percorso si sviluppa con una serie di pannelli che presentano due storie esemplari, quelle di Rashid (ispirata a una storia vera di Kayròs) e di Chiara, narrate in forma poetica dallo scrittore Daniele Mencarelli e accompagnate dalle illustrazioni di Giacomo Bettiol: spaccati di vita che raccontano infanzie difficili, fallimenti scolastici, cadute e tentativi di ripartenza, disillusione di fronte a un mondo adulto incapace di cogliere le inquietudini che abitano il cuore dei giovani.

L’incontro con alcune realtà educative – Kayròs, Portofranco e Piazza dei Mestieri, che hanno curato la realizzazione della mostra – apre spiragli di luce e fa intravedere una strada in cui l’umano, con tutte le sue contraddizioni, può venire abbracciato e valorizzato, in cui i ragazzi vengono accompagnati nel cammino di (ri)scoperta del proprio valore e dei propri talenti.

A seguire, un video propone le testimonianze di giovani che in queste tre realtà hanno incontrato la possibilità di una rinascita umana, hanno trovato luoghi in cui ci si può sentire finalmente “a casa”.

Il percorso si conclude con una sintetica presentazione della storia, dell’attività e del metodo educativo delle tre realtà. Per i contenuti e le modalità con cui è stata realizzata, la mostra rappresenta un’interessante occasione di confronto e di approfondimento su tematiche come l’emergenza educativa, l’inclusione, il bullismo, l’abbandono scolastico, le dipendenze, l’orientamento.

About Author: Associazione Kayros

Non esistono ragazzi cattivi